Lavoro pubblico fuori dal tunnel?

Riferimento: 9788815267108

Editore: Il Mulino
Autore: Dell'Aringa C. (cur.)
Collana: Pubblicazioni AREL
Pagine: 566 p., Libro
EAN: 9788815267108
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Descrizione

È da almeno 40 anni che si susseguono riforme della Pubblica Amministrazione che, nelle intenzioni dei proponenti, avrebbero dovuto diminuire i costi e aumentare la qualità dei servizi pubblici. I risultati, però, non sono stati esaltanti. La stessa sorte sembra sia toccata alla riforma che va sotto il nome di "privatizzazione" del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti: è in campo da più di venti anni e, con successive modifiche e integrazioni, avrebbe dovuto trasferire nel pubblico impiego le prassi virtuose seguite dalle imprese private al fine di aumentare impegno e professionalità in un mondo che è spesso caratterizzato da pratiche burocratiche inutili e costose. La riforma della Pubblica Amministrazione è stata in cima all'agenda politica ed è importante che gli sforzi fatti in questi anni possano essere continuati in futuro. L'Italia ha bisogno di "riforme" per tornare ad essere competitiva sulla scena globale e la riforma della P.A. è sentita da tutti come strategica e necessaria. Da qui l'idea di questo volume. Oltre venti studiosi sono stati chiamati a dare il proprio contributo, avvalendosi dell'esperienza accumulata in questi anni in cui la politica ha fortemente tentato di riformare il "lavoro pubblico". I saggi qui raccolti analizzano criticamente quello che è stato fatto in alcuni ambiti importanti, come ad esempio il legame tra retribuzioni e produttività, le attività di valutazione, le innovazioni organizzative, il ruolo della dirigenza. Lo scopo è quello di partire dall'analisi per arrivare a formulare suggerimenti su ciò che occorrerebbe fare. Un filo unico lega i diversi capitoli: la convinzione che non basta fare buone leggi per far funzionare meglio la Pubblica Amministrazione. La sfida, ben più difficile da vincere, è costruire l'ambiente favorevole e creare le condizioni perché una buona riforma possa trovare applicazione. Questa è, forse, la mancanza più grave di tutti questi anni. Ed è per questo che siamo ancora in mezzo al "tunnel".