Ferite dell'anima e corpi prigionieri. Suicidio e aiuto al suicidio nella prospettiva di un diritto liberale e solidale

Riferimento: 9788869237430

Editore: Bononia University Press
Autore: Canestrari Stefano
Collana: Seminario giuridico dell'Università di Bologna
Pagine: 76 p., Libro in brossura
EAN: 9788869237430
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Descrizione

Il tema del suicidio richiede un confronto con questioni esistenziali fondamentali e il principale rischio di chi affronta un argomento così vertiginoso è quello di non riconoscerne la complessità. La perenne tentazione del giurista è di chiudere le porte a una riflessione problematica e sofferta ricorrendo ad equiparazioni che producono effetti semplificatori e occultano la molteplicità delle questioni in gioco. Questo scritto, all'opposto, si pone l'obiettivo di svelare l'inadeguatezza di alcune assimilazioni: la liceità del suicidio - principio fondamentale del biodiritto penale - non comporta automaticamente la liceità dell'aiuto al suicidio. E il concetto stesso di aiuto al suicidio dev'essere analizzato nelle sue numerose sfaccettature: l'agevolazione al suicidio tradizionale - provocato da forte sofferenza psicologica ed esistenziale - non può essere equiparata al fenomeno differente e dilemmatico dell'aiuto medico a morire. Il compito di delineare tali distinzioni con nettezza è necessario e urgente, anche alla luce delle recenti e celebri sentenze della Corte costituzionale italiana e di quella tedesca, che per motivi diversi rischiano di generare equivoci e fraintendimenti. L'aiuto al suicidio e il suicidio medicalmente assistito non sono gemelli congiunti e neppure fratelli: sono soltanto parenti che si ribellano a una convivenza forzata. Nell'ambito di queste coordinate il presente volume fornisce un contributo di fondamentale importanza anche nella prospettiva di un dibattito pubblico ponderato sulle questioni di fine vita.