Padova Urbs Picta. Le arti figurative alla corte dei Carraresi (Aedificium, luoghi dell'arte e della storia)

Riferimento: 9788893871570

Editore: Il Poligrafo
Autore: Flores D'Arcais Francesca
Pagine: 324 p., Libro rilegato
EAN: 9788893871570
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Descrizione

La dominazione della signoria Carrarese a Padova durante il XIV secolo ha lasciato in città un'inestimabile eredità artistica, che coinvolge pittura, scultura e architettura e contribuisce a rendere Padova non solo una città di storia, cultura e arte, ma una vera e propria città dell'affresco, con una connotazione altamente originale e unica. Con la recente iscrizione di Padova Urbs Picta nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco, che ha riconosciuto ai cicli pittorici del XIV secolo un eccezionale valore universale, la decorazione ad affresco della Padova trecentesca e il contesto che l'ha prodotta sono stati oggetto di un'attenta rivalutazione storico-critica. Francesca Flores d'Arcais, tra i maggiori studiosi di arte tardomedievale italiana, ha voluto ripercorrere i tratti salienti di questa straordinaria stagione artistica soffermandosi sulle principali imprese decorative commissionate dagli esponenti della famiglia carrarese. In questo volume, corredato da un importante apparato iconografico, la studiosa, conferendo protagonismo ai Signori di Padova (Marsilio, Ubertino, Francesco il Vecchio, ma anche la moglie Fina Buzzaccarini), si sofferma in modo organico e originale sulle principali imprese decorative da loro commissionate e ritorna, in maniera unitaria e con un taglio innovativo, a riflettere sulle peculiarità stilistiche ed espressive comuni e specifiche dei diversi artisti coinvolti, inquadrandoli nel contesto nel quale si colloca la loro attività. Affiancando all'analisi pittorica il ritratto - tratteggiato da Antonio Lovato - del panorama trecentesco veneto e della nascita proprio a Padova delle prime espressioni di una polifonia d'arte in Italia, l'Ars nova, da questo studio emerge un dettagliato e originale excursus che porta all'evidenza tutta l'unicità della produzione artistica padovana trecentesca nelle sue varie realizzazioni e che stimola, nonostante una lunga tradizione storiografica, la formulazione di nuovi giudizi e considerazioni su artisti e committenti, favoriti anche da recenti campagne di restauro e dalle nuove scoperte collegate alla candidatura Unesco.