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Ombre del passato, scritto da Valentina Supino, è un romanzo che ci trasporta indietro nel tempo durante gli anni del fascismo e della guerra. La storia è raccontata attraverso gli occhi di una bambina, la narratrice, che si trova coinvolta in un incontro fortuito su un treno che risveglia i ricordi del suo lontano passato. La narrazione inizia con il ritrovamento di un'amicizia profonda e affettuosa che legava la narratrice al protagonista di questa storia, un ragazzo di nome Gigi. Insieme, trascorrevano le estati sulle colline toscane, ma il destino di Gigi prende una svolta drammatica a causa delle leggi razziali. Gigi diventa vittima dell'antisemitismo dilagante dell'epoca e viene estromesso dalla scuola, isolato e costretto a vivere una vita triste e solitaria. Durante l'occupazione tedesca, Gigi fugge in Svizzera, ma anche lì subisce ulteriori soprusi e sofferenze. Il suo ritorno in Italia è segnato da difficoltà nel laurearsi e nel trovare lavoro. Il tempo passa, e Gigi si lancia in mille avventure imprenditoriali, inizialmente con successo. Tuttavia, la sua instabilità, la megalomania e l'ingenuità lo portano a fare investimenti pericolosi che alla fine si rivelano un fallimento. Di nuovo escluso dal mondo che una volta frequentava, Gigi si trova senza via di scampo e si dirige verso una tragica fine. Attraverso la voce della narratrice, Valentina Supino ci conduce in un viaggio emotivo nel passato, esplorando temi come l'antisemitismo, la discriminazione e la ricerca di un senso di appartenenza. Il romanzo affrontale conseguenze dell'odio e della violenza sulle vite di persone innocenti durante un periodo storico oscuro... Prefazione di Valdo Spini.

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Ombre del passato. Una storia di esclusioni

Descrizione

Termini e condizioni

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